Un nuovo sistema VR permette di condividere a distanza anche il movimento

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Un nuovo sistema VR permette di condividere a distanza anche il movimento

Un uomo in sedia a rotelle collabora a distanza con un altro in segway. Si tratta di un’evoluzione della realtà virtuale che consente la collaborazione a distanza arricchita da una percezione visiva 3D e da sensazioni vibro-vestibolari.

Ci sono mansioni lavorative che potrebbero necessitare della collaborazione di un esperto necessaria la collaborazione di un esperto. Nel campo del lavoro a distanza, la tecnologia della realtà virtuale (VR) offre ai lavoratori in luoghi diversi la possibilità di condividere ciò che vedono e sentono in tempo reale. Tuttavia, uno dei principali inconvenienti che può rovinare l’intera esperienza è la mancanza di precisione del movimento, che può generare confusione.

Per aggirare questo problema, un gruppo di ricerca giapponese della Tokyo Metropolitan University ha sviluppato un sistema di condivisione delle sensazioni di guida che permette di condividere anche la sensazione di accelerazione del soggetto che si muove. Il sistema di condivisione delle sensazioni di guida è stato sviluppato collegando un segway con due telecamere a 360 gradi e uno stabilizzatore per misurare non solo segnali visivi ma informazioni dettagliate sull’accelerazione del veicolo e inviarle a ciascun occhio di un display montato sulla testa del ricevente.

I ricercatori hanno sviluppato il prototipo del display vibro-vestibolare modificando una sedia a rotelle convenzionale, con un meccanismo semplice e leggero per l’azionamento e la vibrazione tramite due motori a corrente continua. Il team ne ha quindi studiato l’efficacia: man mano che l’utente sul segway accelerava, anche la sedia a rotelle accelerava, consentendo all’utente remoto non solo di vedere lo stesso scenario ma anche di sentire la stessa accelerazione.

La tecnologia ha ancora bisogno di miglioramenti. Ma il sistema del team giapponese promette nuove ed entusiasmanti possibilità per la collaborazione remota, liberando gli utenti da quello che fino ad ora è stato un grave svantaggio della tecnologia VR.

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